Biofarmaci, diagnostici, vaccini: sono questi i tre macro ambiti di applicazione delle biotecnologie nel settore della salute che mettono a disposizione straordinari strumenti di trattamento, cura e prevenzione.
Le biotecnologie hanno permesso, infatti, di raggiungere inimmaginabili traguardi e di aprire scenari nuovi, ancora inesplorati. Eppure era solo il 1982 quando la FDA approvò il primo farmaco biotech: l'insulina umana ricombinante per il trattamento del diabete.
Oggi circa il 50% di tutti i nuovi farmaci e terapie in sviluppo per il prossimo futuro sono biotech e la proporzione cresce nei trattamenti innovativi come vaccini, anticorpi monoclonali per il trattamento di tumori e malattie infiammatorie/infettive, terapie cellulare, terapia genica e medicina rigenerativa. Oltre 350 milioni di pazienti hanno già beneficiato degli effetti delle terapie biotech, inclusi circa 20-30 milioni di pazienti affetti da malattie rare.
Biofarmaci
I biofarmacirappresentano certamente un epocale cambio di prospettiva nell'approccio alla cura delle malattie. Non più modelli terapeutici rivolti a tutti i pazienti affetti dalla stessa patologia (one size fits all) ma strumento per l'affermarsi del nuovo paradigma della medicina personalizzata, con terapie sempre più efficaci, rivolte a sottogruppi di pazienti, fino ad arrivare a prodotti preparati ad hoc per il singolo individuo come avviene nel caso delle Terapie Avanzate.
Area terapeutica peraltro quest'ultima di grande innovazione nella quale l'Italia ricopre un ruolo di assoluta eccellenza a livello mondiale.
Il biotech italiano investe fortemente su quelle patologie che non trovano ancora risposte terapeutiche adeguate, come quelle in ambito oncologico, o di crescente rilievo clinico ed epidemiologico, anche in relazione al generale invecchiamento della popolazione, come le malattie neurologiche e degenerative. Grandi investimenti sono indirizzati anche verso le malattie infettive e lo sviluppo di vaccini. Quelli delle malattie rare e delle terapie avanzate sono tra i settori di eccellenza del biotech italiano.
Diagnostici
Molto interessanti, oltre a quelle terapeutiche, sono le applicazioni delle biotecnologie nel settore della diagnostica. Con l'avvento della diagnostica molecolare sono state sviluppate nuove metodiche che individuano e analizzano in modo accurato, rapido e tempestivo la malattia e le sue cause. Grazie a questa tecnica è possibile mantenere i più elevati livelli di qualità delle cure, di correlare la diagnosi a schemi terapeutici mirati sulle caratteristiche del paziente, ma anche di monitorarne l'efficacia in modo costante. Un vantaggio per il paziente ma anche per l'intero sistema economico, grazie all'ottimizzazione dell'uso delle risorse e alla razionalizzazione dei costi sanitari pubblici.
Nel quadro di malattie complesse, la cui gestione può comportare costi elevati si inserisce la companion diagnostic, strumento indispensabile per individuare la popolazione target di un determinato farmaco, sostenendo la decisione di somministrazione, il monitoraggio del decorso della malattia ai fini del dosaggio, l’eventuale cambio di terapia, la gestione delle complicanze e la verifica della guarigione finale.
Vaccini
Infine i vaccini e il loro contributo alla prevenzione di numerose patologie infettive. Le biotecnologie hanno trovato un’ampia applicazione nella ricerca e produzione di vaccini e hanno permesso di realizzare nuove produzioni sia di vaccini già in uso sia di vaccini innovativi con scopi terapeutici e di profilassi.
Tutte soluzioni che ci permettono, da una parte, di prevenire sempre più l’insorgere di patologie e, dall’altra, di agire in modo sempre più tempestivo, mirato ed efficace.
Per approfondimenti:
I documenti di posizione dell'Area Terapie e dell'Area Diagnostica & Prevenzione