Salute

AREA TERAPIE 
I biofarmaci rappresentano un epocale cambio di prospettiva nell'approccio alla cura delle malattie. Non più modelli terapeutici rivolti a tutti i pazienti affetti dalla stessa patologia (one size fits all), ma strumento per l'affermarsi del nuovo paradigma della medicina personalizzata, con terapie sempre più efficaci, rivolte a sottogruppi di pazienti, fino ad arrivare a prodotti preparati ad hoc per il singolo individuo.
In ambito farmaceutico , già oggi circa il 45% dei farmaci in sviluppo è biotecnologico. Si tratta di un mercato in rapida crescita, che ha raggiunto il valore complessivo di 326,2 miliardi di dollari nel 2024 e arriverà a 664,8 miliardi di dollari entro il 2033 con un tasso di crescita annuale composto (CAGR) dell'8,2% dal 2025 al 2033.

Secondo quanto rilevato da un'analisi Assobiotec, la quota di biotech della categoria "Prodotti Farmaceutici" ha generato in Italia, nel 2023, un fatturato di 12 miliardi di euro. 
La popolazione delle imprese attive conta 155 aziende con una forte polarizzazione territoriale. Il 63% delle realtà biotech è infatti, nel Nord Italia, il 28% al Centro e il 9% nel sud e nelle Isole. La Lombardia è la regione Leader con 39% del totale. 
L'analisi della classe dimensionale rileva una forte predominanza di microimprese (33%), seguite da medie (28%), micro (24%) e piccole (15%). 
Gli addetti impiegati nella fabbricazione di prodotti farmaceutici sono quasi 22.700.
Il costo medio orario del personale biotech in Italia trova nell'industria farmaceutica picchi di 41,57 € rispetto a una media di 31,50 € che caratterizza trasversalmente il comparto. 


AREA DIAGNOSTICA E PREVENZIONE 
La tecnologie biotech svolgono un ruolo cruciale nella cura del paziente a partire dalla fase di diagnosi, prevenzione, prognosi delle patologie e rappresentano un elemento essenziale per la sostenibilità del Servizio Sanitario Nazionale
La forte spinta alla medicina di precisione e agli approcci multidisciplinari alla terapia, che stanno caratterizzando l'ultimo decennio, hanno fatto comprendere quanto i nuovi farmaci debbano essere accompagnati da tecnologie mediche in grado di favorire la corretta prescrizione e somministrazione al paziente. 
Una diagnosi e una cura certa significano:
migliore allocazione di risorse durante il percorso di cura e follow-up; 
riduzione dei costi, della durata dell'ospedalizzazione e della frequenza delle riammissioni;
raggiungimento degli obiettivi di appropriatezza terapeutica; 
gestione efficace del follow-up terapeutico e della storia naturale di patologia.

E' questa la promessa della Medicina di Precisione, il cui scopo fondamentale è quello di portare alla guarigione o alla stabilizzazione di una malattia, garantendo ai pazienti una qualità di vita tale da permettere la conservazione di socialità e produttività.

Secondo quanto rilevato da un'analisi Assobiotec, la quota biotech della categoria "Diagnostica e Companion Diagnostics" ha generato in Italia, nel 2023, un fatturato complessivo di 5,5 miliardi di euro. 
Gli addetti impiegati nella diagnostica e companion diagnostic sono circa 5.300. La popolazione delle imprese attive conta 243 aziende con una forte polarizzazione territoriale.
Il 54% delle realtà è, infatti, nel Nord Italia, il 24% nel sud e nelle Isole e il 22% al Centro. 
La Lombardia è la regione leader con il 30% delle imprese. 
L'analisi della classe dimensionale rileva una forte predominanza di microimprese (47%) , seguite da grandi (24%), piccole (18%) e medie (11%).


I progressi della scienza guidano la trasformazione del mondo della salute

biotecnologie per la salute

Biofarmaci, diagnostici, vaccini: sono questi i tre macro ambiti di applicazione delle biotecnologie nel settore della salute che mettono a disposizione straordinari strumenti di trattamento, cura e prevenzione. 

Le biotecnologie hanno permesso, infatti, di raggiungere inimmaginabili traguardi e di aprire scenari nuovi, ancora inesplorati. Eppure era solo il 1982 quando la FDA approvò il primo farmaco biotech: l'insulina umana ricombinante per il trattamento del diabete. 

Oggi circa il 50% di tutti i nuovi farmaci e terapie in sviluppo per il prossimo futuro sono biotech e la proporzione cresce nei trattamenti innovativi come vaccini, anticorpi monoclonali per il trattamento di tumori e malattie infiammatorie/infettive, terapie cellulare, terapia genica e medicina rigenerativa. Oltre 350 milioni di pazienti hanno già beneficiato degli effetti delle terapie biotech, inclusi circa 20-30 milioni di pazienti affetti da malattie rare. 

Biotecnologie per la salute, quale impatto?

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Biofarmaci

I biofarmacirappresentano certamente un epocale cambio di prospettiva nell'approccio alla cura delle malattie. Non più modelli terapeutici rivolti a tutti i pazienti affetti dalla stessa patologia (one size fits all) ma strumento per l'affermarsi del nuovo paradigma della medicina personalizzata, con terapie sempre più efficaci, rivolte a sottogruppi di pazienti, fino ad arrivare a prodotti preparati ad hoc per il singolo individuo come avviene nel caso delle Terapie Avanzate.
Area terapeutica peraltro quest'ultima di grande innovazione nella quale l'Italia ricopre un ruolo di assoluta eccellenza a livello mondiale.

Il biotech italiano investe fortemente su quelle patologie che non trovano ancora risposte terapeutiche adeguate, come quelle in ambito oncologico, o di crescente rilievo clinico ed epidemiologico, anche in relazione al generale invecchiamento della popolazione, come le malattie neurologiche e degenerative. Grandi investimenti sono indirizzati anche verso le malattie infettive e lo sviluppo di vaccini. Quelli delle malattie rare e delle terapie avanzate sono tra i settori di eccellenza del biotech italiano.

Diagnostici

Molto interessanti, oltre a quelle terapeutiche, sono le applicazioni delle biotecnologie nel settore della diagnostica. Con l'avvento della diagnostica molecolare sono state sviluppate nuove metodiche che individuano e analizzano in modo accurato, rapido e tempestivo la malattia e le sue cause. Grazie a questa tecnica è possibile mantenere i più elevati livelli di qualità delle cure, di correlare la diagnosi a schemi terapeutici mirati sulle caratteristiche del paziente, ma anche di monitorarne l'efficacia in modo costante. Un vantaggio per il paziente ma anche per l'intero sistema economico, grazie all'ottimizzazione dell'uso delle risorse e alla razionalizzazione dei costi sanitari pubblici. 

Nel quadro di malattie complesse, la cui gestione può comportare costi elevati si inserisce la companion diagnostic, strumento indispensabile per individuare la popolazione target di un determinato farmaco, sostenendo la decisione di somministrazione, il monitoraggio del decorso della malattia ai fini del dosaggio, l’eventuale cambio di terapia, la gestione delle complicanze e la verifica della guarigione finale.

Vaccini

Infine i vaccini e il loro contributo alla prevenzione di numerose patologie infettive. Le biotecnologie hanno trovato un’ampia applicazione nella ricerca e produzione di vaccini e hanno permesso di realizzare nuove produzioni sia di vaccini già in uso sia di vaccini innovativi con scopi terapeutici e di profilassi.

Tutte soluzioni che ci permettono, da una parte, di prevenire sempre più l’insorgere di patologie e, dall’altra, di agire in modo sempre più tempestivo, mirato ed efficace. 

Per approfondimenti:

I documenti di posizione dell'Area Terapie e dell'Area Diagnostica & Prevenzione


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