Quarto appuntamento del progetto “Biotech, il futuro migliore – Per la nostra salute, per il nostro ambiente, per l’Italia”, una iniziativa voluta da Assobiotec Federchimica con il supporto di StartupItalia, che tra giugno e ottobre porterà in diretta streaming su fb, linkedin e youtube quattro dibattiti tra stakeholder del settore biotech per far conoscere al grande pubblico – con un’attenzione particolare ai giovani – il ruolo e l’importanza delle biotecnologie, non solo per la capacità di migliorare le nostre vite, ma anche come asset strategico su cui puntare per la ripartenza e, in generale, per il futuro del Paese.
Al centro del dibattito di lunedì 12 ottobre focus su sostegno all'innovazione, finanziamenti a startup e Pmi, trasferimento tecnologico.
Interverranno:
> Federica Draghi - Genextra “Quale la strada da percorrere per permettere alle Startup innovative che operano nel settore LS di crescere e consolidarsi? Quali sono i principali ostacoli che oggi impediscono a tante promettenti realtà nazionali di svilupparsi?”
> Alessio Beverina - Panakes e VC Hub Italia “Come sostenere lo sviluppo del Venture Capital in Italia?”
> Marianna Ronzoni - Intesa Sanpaolo “Il ruolo di una grande banca a sostegno di crescita e consolidamento dell'innovazione”
> Filippo Satolli – StartupItalia “Panorama e stato dell'arte sulle startup in Italia con particolare accento su quelle biotech. Difficoltà che vivono le startup tecnologiche in Italia e 'ricetta' per superare queste difficoltà”
> Pierluigi Paracchi - Genenta Science “Quanto è difficile nel nostro Paese far dialogare le buone idee con il mercato? Cosa manca ai TT nazionali per essere realmente il ponte fra ricerca e prodotto?”
> Federico Testa - ENEA “Come è possibile indirizzare parte delle risorse pubbliche del primo fondo italiano interamente dedicato al TT a beneficio delle startup innovative?”
IL VIDEO DELLA DIRETTA
I VIDEO DEI TRE PRECEDENTI INCONTRI
> Alleanze di valore. Insieme di vince https://www.youtube.com/watch?v=f1Pb7Gy3VrE)
> Biofarmaci: ricerca e innovazione sì, ma fino al paziente
> Ripensare consumi e impronte sul mondo: la rivoluzione della bioeconomia