A giudicare da quanto successo in questi primi giorni dell'anno sembrerebbe di si.
Prima l'acquisizione di Celgene da parte di Bristol-Myer Squibb, poi l'annuncio di Elly Lilly che acquista la società biofarmaceutica Loxo Oncology e la conferma, proprio ieri, da parte di Takeda di avere portato a termine l'acquisizione di Shire.
L'anno finanziario si apre decisamente con la farmaceutica protagonista. E le operazioni di questo tipo, secondo le previsioni di Baker McKenzie, aumenteranno del 7% nel 2019 a 331 miliardi di dollari di valore, facendo segnare una sensibile ripresa rispetto a quanto registrato lo scorso anno durante il quale si era assistito a un calo delle fusioni del 5%.
Sempre secondo Baker McKenzie l'attività di negoziazione sarà probabilmente più intensa negli Stati Uniti e in Asia, soprattutto in Giappone.