MEET THE FUTURE - Il biotech e l'Italia: la battaglia contro il virus

21 maggio 2020 - Un evento digitale per fare un bilancio su ricerca e innovazione, sul ruolo chiave che hanno avuto e stanno avendo per combattere l’epidemia da coronavirus e su quello che avranno per rilanciare l’economia e lo sviluppo.


BIOTECNOLOGIE PER IL PRESENTE E PER IL FUTURO


Un bilancio su ricerca e innovazione, sul ruolo chiave che hanno avuto e stanno avendo per combattere l’epidemia da coronavirus e su quello che avranno per rilanciare l’economia e lo sviluppo, una volta che l’emergenza sanitaria sarà finita. Se ne è discusso lunedì 18 maggio nell’evento "Il biotech e l'Italia. Cosa ci insegna il coronavirus", organizzato dalla nostra associazione in collaborazione con La Repubblica, in streaming e ora disponibile sul sito della testata nazionale.

Una mattinata di confronto tra scienziati, imprenditori e politici sul ruolo dell’innovazione nel nostro Paese. In particolare, sul contributo delle aziende biotecnologiche italiane nella lotta al coronavirus e su quale potrà essere il loro apporto nel ridisegnare un nuovo sistema economico post-Covid19.

Ecco il video integrale dei lavori:


LA BATTAGLIA CONTRO IL VIRUS


Le imprese biotech italiane sono in prima fila nella battaglia contro la pandemia in atto.

Il contributo delle biotecnologie nella fase di mobilitazione collettiva per la lotta al coronavirus SARS-CoV-2 è determinante: per il sequenziamento genico del virus, per l’identificazione del recettore responsabile della patologia, per la diagnostica, per lo sviluppo di vaccini. Senza dimenticare la ricerca di una cura efficace attraverso farmaci antivirali e la sperimentazione di nuovi anticorpi monoclonali a scopo profilattico e terapeutico. 

Ne hanno discusso nella sessione “La battaglia contro il virus” il presidente dell’Istituto Superiore di Sanità Silvio Brusaferro, il rappresentante per l'Italia nel Cda di OMS e leader del “Mission Board for Cancer” della Commissione Europea Walter Ricciardi  e i rappresentanti di alcune aziende biotech, come Luigi Aurisicchio, amministratore delegato di Takis Biotech, Rino Rappuoli, direttore scientifico di GlaxoSmithKline Vaccini, Carlo Rosa, amministratore delegato del gruppo DiaSorin.

Oggi grazie alle nuove tecnologie il modo di fare vaccini è cambiato tantissimo. Con la sequenza del genoma del virus a disposizione si possono riprodurre geni sintetici e realizzare vaccini genetici. Al momento non abbiamo vaccini registrati nati da questa tecnologia, ma si tratta della tecnologia del futuro”, spiega Rino Rappuoli. “Altra tecnica consiste nell’utilizzare un vettore virale all’interno del quale inserire il gene sintetico del virus. Abbiamo già un vaccino registrato di questo tipo, che è quello dell’Ebola. La terza strada è quella più classica: inserire il gene sintetico in una cellula che esprime una proteina poi purificata e iniettata nel paziente con un adiuvante. Nei prossimi mesi si sarà in grado di capire con maggiore certezza che risultati produrranno queste diverse tipologie di vaccini, una volta che le fasi di sperimentazioni saranno più avanzate”.

Rino Rappuoli, direttore scientifico di GlaxoSmithKline Vaccini



Takis sta lavorando a un vaccino che sfrutta la prima di queste tre tecnologie
:

“Utilizziamo una piattaforma innovativa”, riferisce Luigi Aurisicchio. “Invece di sfruttare il virus inattivato o una proteina del virus, utilizziamo un frammento di DNA che esprime una proteina del virus. Iniettiamo questo frammento di DNA nel corpo in modo che le nostre cellule esprimano la proteina e che il nostro corpo inizi a produrre anticorpi. In autunno potremmo cominciare il primo studio clinico per raccogliere nel 2021 i primi risultati”.

Oltre che per la produzione di vaccini, le imprese biotech sono attive anche nella diagnostica. Tra queste Diasorin che ha realizzato un test sierologico completamente automatizzato per rilevare anticorpi IgG neutralizzanti contro SARS-CoV-2. Il test permette di capire se si è entrati in contatto con il virus, sviluppando una risposta anticorpale.

Immunità ancora in fase di studio: resta, infatti, da capire quale sia la quantità di anticorpi necessaria per poter essere considerati immuni alla malattia.


UNA ALLEANZA PER AFFRONTARE L'EMERGENZA SANITARIA


Tutti concordi nel ritenere che la grande sfida sanitaria cui ci ha messo di fronte il virus dovrà essere affrontata con una alleanza tra pubblico e privato e la valorizzazione di tecnologia e innovazione.

Walter Ricciardi: "Dobbiamo agire, rafforzando il legame tra conoscenza, scienza, innovazione e imprese, sviluppando la capacità di agire prima, evitando che sorgano i problemi: non ci deve più essere una emergenza epidemica e un virus letale".

Walter Ricciardi, rappresentante per l'Italia nel Cda di OMS e leader del “Mission Board for Cancer” della Commissione Europea



Silvio Brusaferro: "Il virus ci sta ponendo di fronte a nuove sfide. La cooperazione tra pubblico e privato sarà fondamentale per rispondere alle esigenze dei cittadini".

Silvio Brusaferro, Presidente dell'Istituto Superiore di Sanità



Qui per approfondire la seconda parte dell'evento: "Dopo l’epidemia, la ricostruzione dell'ambiente" e "Il ruolo della ricerca e la necessità di investire in scienza e sviluppo": https://assobiotec.federchimica.it/news/dettaglio/2020/05/21/meet-the-future---il-biotech-e-l'italia-dopo-l'epidemia-la-ricostruzione-dell'ambiente

Dove siamo

20149 Milano
Via Giovanni da Procida, 11
Visualizza mappa 
Tel. +39 02.34565.1
Fax. +39 02.34565.310
Segreteria Assobiotec
Tel. 02 34565.383
assobiotec@federchimica.it