BIOTECH, IL FUTURO MIGLIORE - Tre aree di intervento e 23 proposte per il biotech e per l'Italia

10 novembre 2020 - In occasione dell’evento “Biotech, il futuro migliore” presentate le richieste del mondo del biotech al Governo, in vista della Legge di Bilancio 2021. Uno l’obiettivo: delineare proposte di policy e piani di azione concreti e condivisi per il futuro del settore e del nostro Paese

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LAVORARE SU ECOSISTEMA, SCIENZE DELLA VITA E BIOECONOMIA

Lavorare su tre direttrici: Ecosistema, Scienze della Vita e Bioeconomia; immaginare per ognuno di questi ambiti una serie di interventi e misure che permettano al comparto biotech di incrementare la propria competitività su scala globale e di esprimere al meglio le sue straordinarie potenzialità nella lotta alla pandemia e per una ripartenza sostenibile del pianeta.

È questa l’estrema sintesi di obiettivi e contenuti del “Piano per il biotech nazionale e lo sviluppo del Paese” presentato da Assobiotec lunedì 9 novembre in occasione dell’evento digitale “Biotech, il futuro migliore. Per la nostra salute, per il nostro ambiente, per l’Italia”.


RICERCA, INNOVAZIONE E BIOTECH AL CENTRO DELL'AGENDA DEL GOVERNO


“Il Piano che abbiamo presentato oggi – dichiara Riccardo Palmisano Presidente Assobiotec – è il risultato di un lungo lavoro di confronto e condivisione su diversi temi di interesse comuni a tutto il mondo del biotech discussi, in questi mesi, con i diversi attori del comparto, ma anche con Istituzioni e rappresentanti del Governo. Siamo convinti che l’Italia abbia le capacità per competere in uno tra i settori su cui si baserà il futuro del pianeta: le biotecnologie. Il nostro auspicio oggi è che questo documento possa diventare un utile e agile strumento per i decisori politici chiamati a definire e disegnare interventi di policy. Un possibile manuale dal quale partire per far finalmente diventare il biotech motore essenziale per la salute, per l’ambiente, per la ripartenza del Paese”.

L’appello, forte e unanime, è quello di mettere fin da ora ricerca, innovazione, biotech, al centro dell’agenda del Governo. Sono infatti i Paesi che per primi hanno capito l’importanza del circolo virtuoso innovazione-produttività-crescita quelli che si sono posizionati meglio in termini di competitività di sistema di lungo periodo e che hanno dimostrato maggiore resilienza alle crisi.

Puntare su Ricerca e Sviluppo significa puntare lo sguardo verso un futuro possibile e sostenibile - aggiunge Palmisano - Il tutto in un sistema che incentivi e favorisca sempre più partnership pubblico private per un rapido ed efficace raggiungimento dei risultati”.


TEMPO DI CAMBIARE IL PARADIGMA, DI RIPARTIRE DALLA SCIENZA

“Ringrazio Assobiotec Federchimica per questo importante momento di confronto - ha spiegato la Ministra per le Pari Opportunità e la Famiglia, Elena Bonetti - Il tempo che viviamo ci dà l’occasione straordinaria di generare opportunità nuove e di ripartire con ancora maggiore consapevolezza dalla scienza, dalla ricerca e dall’innovazione per costruire un futuro migliore per l’ambiente e la salute delle cittadine e dei cittadini. È un percorso che va sostenuto con coraggio e tenacia, perché è da qui che il Paese si rimette in cammino. È adesso il tempo di cambiare il paradigma e di disegnare il futuro delle nostre comunità”.


IL CONTRIBUTO DELLE BIOTECNOLOGIE FONDANTE PER LA NOSTRA SOCIETA'


“La pandemia che stiamo vivendo – ha sottolineato Gaetano Manfredi, Ministro dell’Università e della Ricerca - è un evento straordinario ma è anche il paradigma di una trasformazione globale che il nostro mondo stava già attraversando e che si è profondamente accelerata in questi ultimi mesi. Un quadro che ci consente di mettere al centro del dibattito pubblico i temi della ricerca e dell'innovazione. Il 'time to market' delle scoperte è molto breve, per questo il settore biotech, che rappresenta in sé tutto quello che oggi significa fare innovazione, è decisivo. La ricerca di base deve lavorare di pari passo con l'applicazione prima e poi l'industrializzazione di quelle che sono le nuove scoperte. Tutto ciò richiede un'integrazione forte di tutta la filiera della ricerca pubblica e privata con modelli innovativi. Nel campo del farmaceutico il biotech deve godere di un legame stretto con le startup, andando a costruire un partenariato come leva di innovazione. Il contributo che può quindi venire dal mondo delle tecnologie e del biotech è fondante per la nostra società a prescindere dal pur importante apporto sul Pil”.


I PROTAGONISTI DELL'EVENTO "BIOTECH, IL FUTURO MIGLIORE"

Insieme a Riccardo Palmisano - Presidente Assobiotec Federchimica hanno preso parte all’evento “Biotech, il futuro migliore”: Elena Bonetti - Ministra per le Pari Opportunità e la Famiglia, Gaetano Manfredi - Ministro dell’Università e della Ricerca, Marco Simoni - Presidente Fondazione Human Technopole, Alberto Mantovani - Direttore Scientifico Humanitas, Innocenzo Cipolletta - Presidente AIFI, Rita Cataldo - AD Takeda, Carlo Rosa - CEO DiaSorin, Mauro Biffoni - Direttore del Dipartimento di Oncologia e Medicina Molecolare Istituto Superiore di Sanità, Giulia Gregori - Responsabile Pianificazione Strategica e Comunicazione Istituzionale Novamont, Mauro Provezza - Direttore Area industriale Bayer CropScience, Enrico Giovannini - economista, fondatore e portavoce ASviS Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile, Ettore Prandini - Presidente Nazionale Coldiretti, Fabio Fava - Gruppo di coordinamento nazionale per la bioeconomia presso il CNBBSV della Presidenza del Consiglio dei Ministri e Professore dell’Università di Bologna, Fabio Bianco - Chief Executive Officer BrainDTech, Pierluigi Paracchi - CEO Genenta Science, Elena Sgaravatti - Consiglio di Presidenza Assobiotec Federchimica, Roberta Villa - giornalista scientifica, Gianluca Pistore - autore di “Coronavirus: la Terza Guerra Mondiale”, Anna Lisa Mandorino - Vice Segretario Generale di Cittadinanzattiva. Con loro anche Alessio Mattia Villarosa, Sottosegretario di Stato all'Economia e alle Finanze; Giuseppe L’Abbate, Sottosegretario di Stato alle Politiche agricole, alimentari e forestali.

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