DATI E STUDI - Nuova fotografia ISAAA sulle colture biotech nel Mondo

18 dicembre 2020 - L'International Service for the Acquisition of Agri-biotech ha pubblicato il nuovo rapporto annuale sulla diffusione nel mondo delle colture migliorate con l’ingegneria genetica,

È stato presentato in questi giorni il nuovo report ISAAA. Lo studio dell'International Service for the Acquisition of Agri-biotech, nella sua 25^ edizione, fornisce un approfondito aggiornamento sulla diffusione a livello globale delle colture migliorate con l’ingegneria genetica 


I PRINCIPALI NUMERI DEL NUOVO RAPPORTO
I principali dati, riferiti al 2019, mostrano che questa tecnologia, ormai “matura” a 25 anni dalla sua introduzione, si è stabilizzata intorno ai 190 milioni di ettari, coltivati in 29 Paesi e importati come derrate agricole in altri 42 Paesi. L'analisi sulla superficie globale coltivata nel mondo per singola cultura mostra come il 79% del cotone, il 74% della soia, il 31% del mais e 27% della colza son colture biotech.
Cinque Paesi (USA, Brasile, Argentina, Canada e India) raggruppano il 91% dell’area mondiale, mentre la tecnologia in quanto tale rimane prevalentemente orientata a proteggere le colture dagli attacchi degli insetti e dalla competizione con la vegetazione indesiderata che infesta i campi.


L'AFRICA PUNTA CON DECISIONE A QUESTE TECNOLOGIE 

Mentre le Americhe e l’Asia rimangono stabili nel destinare superfici alle colture biotech, il continente che sta guardando al futuro, in funzione del grande potenziale che può esprimere, è l’Africa, nella quale ai 3 Paesi del 2018 (Sud Africa, Sudan ed  eSwatini) si sono aggiunti Malawi, Nigeria ed Etiopia, mentre in altri ancora sono in corso prove di valutazione e procedure di autorizzazione. Appare appurato, comunque, che non sono solo le grandi aziende agricole del continente americano a godere dei vantaggi di questa tecnologia, ma anche le piccole aziende familiari, come accade in India.


NON SOLO COTONE, SOIA E MAIS

Il novero delle colture comprende altre varietà vegetali oltre a quelle citate come maggiori. Su superfici minori troviamo infatti anche colture di erba medica, barbabietola da zucchero, canna da zucchero, papaya, cartamo, patata, melanzana e in fase di prima introduzione zucca, mela e ananas.


UNO SGUARDO ALLA RICERCA

Al contrario di quanto si pensa, ovvero che la ricerca sia appannaggio delle grandi imprese internazionali, gli organismi di ricerca pubblica sono al lavoro con progetti che riguardano banana, patata, frumento, diversi legumi e senape.


UN'AGRICOLTURA SOSTENIBILE

Colpiscono le valutazioni di impatto ambientale, conseguenza della maggior efficienza produttiva della coltura, stimabile in più di 85 milioni di tonnellate di maggiori raccolti per anno. L’adozione delle colture da ingegneria genetica comporta anche, di conseguenza, il risparmio a parità di produzioni di circa 24 milioni di ettari di superficie agricola, di oltre l’8% di prodotti antiparassitari, pari a oltre 51 tonnellate per anno, riducendo le emissioni di anidride carbonica (CO2) per 23 miliardi di tonnellate, sempre su base annuale (come dire l’equivalente di quanto emesso da 15 milioni di automobili).


MENTRE L'EUROPA RIMANE A GUARDARE

L’Europa rimane invece su posizioni di immotivato rifiuto, se si escludono gli oltre 100 milioni di ettari di mais nella penisola iberica, coltivati da anni con pieno successo. Una condizione di autoesclusione, almeno per la coltivazione in campo, della quale si faticano a trovare motivazioni razionali. Se  da una parte la ricca Europa si propone come obiettivo di praticare un’agricoltura simile al giardinaggio, altrove il progresso delle tecnologie agricole non si ferma.

Dove siamo

20149 Milano
Via Giovanni da Procida, 11
Visualizza mappa 
Tel. +39 02.34565.1
Fax. +39 02.34565.310
Segreteria Assobiotec
Tel. 02 34565.383
assobiotec@federchimica.it