Anche quest’anno la Fondazione Edison pubblica il suo valido rapporto sui primati della produzione agricola italiana: "ITALY’S STRENGTHS IN AGRICULTURE: A LEADING PRODUCER OF VEGETABLE PRODUCTS IN EUROPE AND THE WORLD”, come recita il titolo originale in inglese. La novità di quest’anno è che l’edizione 2021 del rapporto inaugura la collaborazione con Confagricoltura, la cui firma appare ora congiuntamente a quella di Fondazione Edison.
Tutti i punti di forza del settore agricolo italiano
Inteso proprio a sottolineare i punti di forza del nostro settore agricolo il rapporto ricorda che: "A livello europeo siamo al vertice in termini di valore aggiunto tra i Paesi principali produttori di frutta e verdura, ma ciò vale anche nei settori del vino, del riso e del grano duro. Inoltre, la qualità dei nostri prodotti è considerata eccezionale a livello globale”.
Il nostro primato ci vede come primi produttori europei per 17 derrate agricole e orto-frutticole, secondi per altre 17 e terzi per ulteriori 5, un podio difficilmente raggiungibile da altri Paesi.
In termini economici, la produzione agricola rappresenta il punto di ripartenza dell’intera catena di approvvigionamento agro-alimentare, comparto che dal produttore al consumatore rappresenta un fatturato globale di 540 miliardi, pari al 25 % del prodotto interno lordo.
Punti di debolezza che limitano il comparto
Il rapporto non tace peraltro su alcune limitazioni che condizionano questo comparto, ricordando che le difficoltà di trasporto e di integrazione logistica agiscono negativamente, così come una certa difficoltà di relazione tra il mondo produttivo e quello scientifico, dove comunque operano ricercatori di altissimo livello. Ma soprattutto "Il nostro settore ha sofferto troppo a lungo dell’assenza di una visione strategica nazionale. Una politica agricola nazionale che possa attuare in modo efficiente le linee guida definite a Bruxelles ancora manca”. Inoltre: "Nell'attuale dibattito tendiamo a confrontarci con una definizione della sostenibilità ambientale ed economica come se l'aumento della produzione agricola portasse automaticamente a maggiore inquinamento, ulteriore pressione sulle risorse naturali e declino della biodiversità”.
Il ruolo delle biotecnologie in agricoltura
Fa piacere trovare finalmente un adeguato riconoscimento per l’innovazione: "Le innovazioni tecnologiche - dalle biotecnologie all'agricoltura di precisione - possono contribuire a limitare l'impronta di carbonio dei processi produttivi in agricoltura, mantenendo, allo stesso tempo, l'efficienza e competitività delle nostre aziende".