DATI E STUDI - I primati della produzione agricola italiana nel rapporto di Fondazione Edison e Confagricoltura

18 maggio 2021 - Riconosciuto l'apporto dell'innovazione e delle biotecnologie per il comparto agro-alimentare: possono contribuire a limitare l'impronta di carbonio del processi produttivi, mantenendo efficienza e competitività delle imprese


Anche quest’anno la Fondazione Edison pubblica il suo valido rapporto sui primati della produzione agricola italiana: "ITALY’S STRENGTHS IN AGRICULTURE: A LEADING PRODUCER OF VEGETABLE PRODUCTS IN EUROPE AND THE WORLD”, come recita il titolo originale in inglese. La novità di quest’anno è che l’edizione 2021 del rapporto inaugura la collaborazione con Confagricoltura, la cui firma appare ora congiuntamente a quella di Fondazione Edison.

Tutti i punti di forza del settore agricolo italiano

Inteso proprio a sottolineare i punti di forza del nostro settore agricolo il rapporto ricorda che: "A livello europeo siamo al vertice in termini di valore aggiunto tra i Paesi principali produttori di frutta e verdura, ma ciò vale anche nei settori del vino, del riso e del grano duro. Inoltre, la qualità dei nostri prodotti è considerata eccezionale a livello globale”.

Il nostro primato ci vede come primi produttori europei per 17 derrate agricole e orto-frutticole, secondi per altre 17 e terzi per ulteriori 5, un podio difficilmente raggiungibile da altri Paesi.

In termini economici, la produzione agricola rappresenta il punto di ripartenza dell’intera catena di approvvigionamento agro-alimentare, comparto che dal produttore al consumatore rappresenta un fatturato globale di 540 miliardi, pari al 25 % del prodotto interno lordo.

Punti di debolezza che limitano il comparto

Il rapporto non tace peraltro su alcune limitazioni che condizionano questo comparto, ricordando che le difficoltà di trasporto e di integrazione logistica agiscono negativamente, così come una certa difficoltà di relazione tra il mondo produttivo e quello scientifico, dove comunque operano ricercatori di altissimo livello. Ma soprattutto "Il nostro settore ha sofferto troppo a lungo dell’assenza di una visione strategica nazionale.  Una politica agricola nazionale che possa attuare in modo efficiente le linee guida definite a Bruxelles ancora manca”. Inoltre: "Nell'attuale dibattito tendiamo a confrontarci con una definizione  della sostenibilità ambientale ed economica come se l'aumento della produzione agricola portasse automaticamente a maggiore inquinamento, ulteriore pressione sulle risorse naturali e declino della biodiversità”.

Il ruolo delle biotecnologie in agricoltura

Fa piacere trovare finalmente un adeguato riconoscimento per l’innovazione: "Le innovazioni tecnologiche - dalle biotecnologie all'agricoltura di precisione - possono contribuire a limitare l'impronta di carbonio dei processi produttivi in agricoltura, mantenendo, allo stesso tempo, l'efficienza e competitività delle nostre aziende".
 
Il rapporto, interamente in lingua inglese, è liberamente disponibile al link http://fondazioneedison.it/it/news/italys-strengths-in-agriculture/LibrettoAgricoltura.pdf 

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