Il Governo è al lavoro per lo sviluppo del settore e sono all’esame degli uffici tecnici diverse proposte, anche in vista della prossima Legge di Bilancio. Competenze, formazione e ricerca gli ambiti sui quali ci si sta già muovendo.
Ad annunciarlo oggi, all’evento "MEET THE FUTURE: le nuove frontiere del biotech" - organizzato dalla nostra associazione - è stato il Ministro Adolfo Urso che lo scorso mese di maggio aveva già anticipato, nell’Assemblea associativa, che il Ministero delle Imprese e del Made in Italy stava lavorando per rendere l’Italia un centro di eccellenza nelle biotecnologie.
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Ministro Urso: Biotech comparto strategico per il Paese
“L’evento di oggi, con tantissimi giovani in sala, offre un’importante panoramica su un settore strategico per il Paese che ha un fatturato di oltre 13 miliardi di euro e investe significative risorse in Ricerca&Sviluppo - ha dichiarato Adolfo Urso - Le biotecnologie sono una parte essenziale della strategia della nuova politica industriale che il Governo ha inaugurato sin dall’inizio della legislatura. Nell’attuale e difficile contesto internazionale è fondamentale avere chiare le azioni da portare avanti in chiave di indipendenza e autonomia strategica e, in questo primo anno di Governo, le biotech hanno trovato spazio nei tavoli settoriali della farmaceutica e in quello del biomedicale in considerazione della valenza orizzontale del comparto. Assobiotec ha fatto pervenire alcune proposte per lo sviluppo del settore che sono all’esame degli uffici tecnici anche in vista della prossima Legge di Bilancio. E vi ringraziamo di questo contributo".
Ministro Urso: Necessaria una strategia per lo sviluppo del biotech
“Per il ruolo chiave che queste tecnologie hanno per i progressi nel campo della salute, dello sviluppo sostenibile, dell’economia abbiamo ritenuto necessario dedicare al settore una specifica Strategia che si basa sul confronto continuo con tutti gli stakeholder, compresa la vostra Associazione, così significativa e rappresentativa.
Il settore ha dimostrato grande resilienza, anche durante la pandemia, ed è un elemento moltiplicatore se si considera che ogni occupato nel settore genera altri 5 occupati nell’indotto e che ogni euro investito genera un valore aggiunto di 10 euro nell’arco dei successivi 10 anni.
Nel nostro Paese c’è tanta eccellenza, ma scontiamo storici deficit in tutti i passaggi che portano dalla ricerca al brevetto, al trasferimento tecnologico al finanziamento dell’innovazione, all’industrializzazione e quindi alla valorizzazione dell’innovazione stessa. Siamo già oggi impegnati su queste aree che saranno meglio declinate nella Strategia per le Biotecnologie a cui stiamo lavorando.
Ministro Urso: Rendere l'Italia un Paese attrattivo e competitivo
I numeri dell’Italia sono positivi ma denotano ancora ritardi rispetto ai grandi big mondiali con cui abbiamo il dovere di confrontarci.
Vogliamo che l’Italia diventi Paese leader per le biotecnologie e per realizzare questa visione saranno tre gli ambiti di intervento della strategia che stiamo sviluppando con la vostra Associazione: competenze, formazione, ricerca. L’obiettivo è portare alla nascita e allo sviluppo di nuove imprese innovative. Rendere le soluzioni biotech accessibili ai cittadini e alle imprese in modo ampio e rapido creando le condizioni normative ed economiche affinché possano esprimere tutto il loro valore economico e sociale ed essere riconosciute come elemento di creazione di benessere e sviluppo. Ma anche accrescere la capacità del sistema Paese di attrarre investimenti per le biotecnologie, riconoscendo la necessità di semplificazione delle norme e di dare velocità attuativa. E, ancora, diventare competitivi per l’attrazione di capitali e know how. Sono sicuro che, tutti insieme, potremo realizzare quella rivoluzione culturale indispensabile a far fiorire nuove idee e ad aprire nuove strade di crescita improntate alla sostenibilità economica, ambientale e sociale e che potremo farlo bene”.
Le dichiarazioni arrivano in una mattinata di lavori a Roma, all’Auditorium della Conciliazione, dove si sono alternati una serie di talk dedicati ai temi della Formazione, della Ricerca, dello sviluppo delle Startup davanti a una platea di oltre 800 persone fra studenti, giovani imprenditori, ricercatori e imprese del settore.
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Presidente Greco: Importante una visione condivisa
“Siamo molto grati al Ministro Urso per il suo convinto sostegno al settore biotech. - ha dichiarato il nostro Presidente Fabrizio Greco – Oggi per crescere e competere nel panorama internazionale è fondamentale avere una visione condivisa di un ecosistema che favorisca lo sviluppo delle idee innovative e ne consenta la trasformazione in soluzioni per i cittadini. Il percorso a cui il Governo sta lavorando e le dichiarazioni che abbiamo oggi ascoltato sono una risposta importantissima che va in questa direzione. Ci auguriamo dunque che la Strategia Nazionale per le Biotecnologie possa finalmente rappresentare quella cabina di regia entro la quale far convergere le tante azioni e i diversi attori coinvolti nella creazione dell’eccellenza italiana nell’innovazione biotecnologica”.
Una giornata-evento dedicata al biotech
L’evento “Meet the future: le nuove frontiere del biotech” è un’iniziativa nata per parlare e riflettere, insieme ai giovani, di biotecnologie e futuro, organizzata da Federchimica Assobiotec con il supporto della media company StartupItalia e grazie al sostegno di AbbVie, AGC Biologics, Alexion, Aptuit Verona (an Evotec company), AstraZeneca, Biosphere, Bristol Myers Squibb, Chiesi, DiaSorin, Genenta Science, Gilead, Novartis, Pfizer, Roche, Rottapharm Biotech, Sanofi, Takeda, UCB, Vertex.
L'evento è l’ultimo appuntamento della Biotech Week 2023 e si colloca all'interno del progetto “Biotech, il futuro migliore. Per la nostra salute, per il nostro ambiente, per l'Italia” che dal 2020 diffonde consapevolezza e conoscenza sulle enormi possibilità offerte da un settore industriale che recenti dati EY prevedono triplicherà, a livello globale, tra il 2020 e il 2028.
La Plenaria
Cuore della giornata è stata la plenaria. Sul palco dell’Auditorium si sono alternati una serie di talk dedicati ai temi della Formazione, della Ricerca, dello sviluppo delle Startup: tasselli fortemente interconnessi e leve abilitanti per lo sviluppo delle biotecnologie a livello Paese.
Diversi gli ospiti che hanno portato la loro testimonianza: la Presidente dell'Associazione dei Biotecnologi Italiani Giorgia Iegiani, il Presidente della Conferenza Nazionale Permanente dei Corsi di Studio in Biotecnologie Michele Morgante, Mario Scuderi, Senior Partner e Responsabile fondo Evoluzione CDP Venture Capital Sgr, solo per citarne alcuni.
Con loro anche i divulgatori Stefano Bertacchi, Gaia Contu, e Gianluca Pistore che hanno animato il talk “Innovazione biotech: è anche una questione di comunicazione”.
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Nel foyer dell'Auditorium della Conciliazione
Dalle 9.30 alle 11.30 e dalle 14.30 alle 16.00 nel foyer dell’Auditorium ha invece aperto le porte il “Biotech Village”. Uno spazio interattivo di contatto e incontro diretto con le imprese biotech impegnate nell’area della salute, dell’agricoltura, dell’ambiente e della bioeconomia.
Al pubblico presente è stata data la possibilità di organizzare incontri one to one o per piccoli gruppi per conoscere direttamente dalla voce dei protagonisti cosa significa lavorare in un’impresa biotech, quali le competenze richieste, gli step di selezione e le prospettive di crescita, come sviluppare progetti e idee innovative, creando nuove imprese.
Sempre nel foyer sono stati allestiti anche dei corner esperienziali.
Spazio a “La tavola dell’Innovazione”: il gioco-laboratorio a cura di Cibo per la Mente che ha permesso di scoprire quali alimenti sono frutto del miglioramento genetico e quali, simbolo del Made in Italy, sono a rischio di estinzione. Ma anche all’esperienza “DNA Fingerprinting in realtà virtuale”, a cura di Fondazione Golinelli. Qui, i partecipanti, muniti di visori e investiti del loro nuovo ruolo di “genetisti forensi”, hanno potuto analizzare i campioni di DNA di possibili sospettati e confrontarli con il DNA campionato su una “scena del crimine digitale”. E poi, ancora, il gioco quiz legato alla mostra sulla storia delle biotecnologie: “L’evoluzione della rivoluzione” per chi ha voluto mettersi alla prova sulle proprie conoscenze rispetto alle biotecnologie.