ASSEMBLEA 2025 - Il biotech italiano vale 47,5 miliardi di euro e guarda al futuro con il Biotech Act

25 giugno 2025 - Durante l’Assemblea annuale sono stati presentati i nuovi numeri sul comparto: strategico per il Paese, con un fatturato 2023 di oltre 47,5 miliardi di euro e circa 80.000 addetti. Rinnovato il mandato a Fabrizio Greco per il triennio 2025-2028. Assegnato a Luigi Naldini l’Assobiotec Award 2025.

Si è svolta oggi, presso l’Auditorium della Tecnica di Confindustria a Roma, l’Assemblea annuale di Assobiotec-Federchimica, occasione per fare il punto sul ruolo strategico delle biotecnologie in Italia e in Europa.


Al centro della giornata, il convegno pubblico “Biotech Act: opportunità e sfide per l’Italia e per l’Europa nel nuovo scenario geopolitico”, che ha visto il contributo di esponenti istituzionali, della ricerca e dell’industria, tra cui il Commissario europeo per la Salute Olivér Várhelyi e il Ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso.

Entrambi hanno sottolineato l’urgenza di creare un contesto normativo favorevole allo sviluppo del biotech, in linea con il futuro European Biotech Act.

“Le biotecnologie offrono enormi opportunità, ma troppo spesso le innovazioni europee non arrivano sul mercato” – ha dichiarato Várhelyi nel suo videomessaggio.

“Per cogliere le sfide globali – ha aggiunto Urso nella sua lettera – serve una strategia chiara e condivisa, che punti su innovazione, semplificazioni normative e formazione”.

Rinnovi alla guida di Assobiotec

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Durante l’assemblea privata dei soci, Fabrizio Greco, Amministratore Delegato di AbbVie Italia, è stato rieletto Presidente di Assobiotec per il triennio 2025-2028. Confermati anche i Vicepresidenti Elena Sgaravatti (PlantaRei Biotech) e Carlo Rosa (DiaSorin).

Nel suo intervento dopo la nomina, Greco ha ribadito l’impegno alla guida dell’Associazione nel segno della continuità ricordando le direttrici strategiche su cui si svilupperanno le attività del nuovo mandato:

  • Aumentare la consapevolezza del valore generato dalle biotecnologie nei settori più strategici della Società, utilizzando un approccio data-driven per sostenere le proposte di policy con evidenze concrete;
  • Contribuire ad una visione di sviluppo del Paese che passi attraverso la formazione scientifica dei giovani, la ricerca ed alla creazione di condizioni che consentano la trasformazione delle idee innovative in soluzione concrete per i cittadini.
  • Supportare il nostro Paese nell’avere un ruolo di primo piano nello sviluppo delle strategie europee sulle biotecnologie, in previsione della prossima discussione e approvazione dell’EU Biotech Act.

Il settore in numeri

Nel corso dell’Assemblea pubblica è stata anche presentata la nuova fotografia del settore biotech in Italia, basata su una mappatura innovativa sviluppata da Assobiotec. Analizzando i codici ATECO e stimando la quota biotech nei diversi comparti industriali, il report scatta un’istantanea di un settore articolato, trasversale e in forte espansione.

I principali dati evidenziano:

  • Un fatturato 2023 di oltre 47,5 miliardi di euro, pari al 2,23% del PIL nazionale
  • 4.888 imprese con una forte concentrazione nel Nord Italia (73% del valore prodotto, 48% delle aziende)
  • Una prevalenza di microimprese (54% del totale) ma con un’importante presenza di grandi realtà (20%)
  • Circa 80.000 addetti occupati, concentrati in Lombardia, Veneto ed Emilia-Romagna

“Questi nuovi numeri ci confermano che le biotecnologie sono tecnologie abilitanti e trasversali, con applicazioni che spaziano in molti ambiti strategici come il farmaceutico e la bioeconomia circolare” – ha commentato Fabrizio Greco. “Sono tecnologie che sanno offrire concrete risposte a tante delle grandi sfide del nostro tempo legate a salute, sostenibilità, produttività e autonomia strategica. Un settore che è certamente destinato a crescere ulteriormente nei prossimi anni e sul quale Paesi come Stati Uniti e Cina hanno già puntato per una crescita economica e per rafforzare il proprio peso geopolitico. Oggi anche l’Europa si sta muovendo nella giusta direzione, con l’European Biotech Act atteso nel 2026. E l’Italia? Per essere davvero competitivi, in uno scenario globale in rapida trasformazione, dobbiamo saper innovare. Ma non basta puntare solo sulla tecnologia: serve un ecosistema nazionale forte, in cui formazione, ricerca, sviluppo, produzione e accesso al mercato operino in modo sinergico. Perché l’innovazione biotech è una sfida collettiva e la sua riuscita è un’opportunità per l’intero Paese.”

A Luigi Naldini l'Assobiotec Award 2025

Assobiotec award

Nel corso della giornata è stato assegnato il tradizionale Assobiotec Award, che nel 2025 va a Luigi Naldini, Direttore dell’Istituto SR-Tiget e Professore all’Università Vita-Salute San Raffaele.

Naldini è stato premiato:

“Per il suo straordinario contributo alla cura delle malattie genetiche e oncologiche, con un lavoro pionieristico che ha aperto nuove possibilità terapeutiche. Per aver portato l’eccellenza della ricerca italiana nel mondo, diventando ambasciatore di innovazione, competenza e passione. Per aver aperto la strada, come scienziato, innovatore e imprenditore, a una nuova era della medicina, più mirata e personalizzata.”

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