Assobiotec ha presentato oggi il nuovo Report “Il Biotech in Italia. Numeri, storie e trend”, realizzato in collaborazione con gli Osservatori Digital Innovation della School of Management del Politecnico di Milano.
Il documento offre una fotografia aggiornata e rigorosa della diffusione delle biotecnologie nel sistema produttivo nazionale, grazie a un innovativo modello di analisi basato sui codici ATECO, e include casi ed esperienze di startup e PMI innovative italiane, oltre a uno sguardo sui principali trend internazionali.
Quasi 6.000 imprese e un contributo crescente all’economia italiana
Secondo la nuova rilevazione, nel 2024 il settore biotech italiano conta 5.869 imprese, in crescita del 5% rispetto all’anno precedente e distribuite in modo eterogeneo sul territorio: 47% nel Nord, 28% nel Sud e Isole, 25% nel Centro.
Il fatturato complessivo raggiunge 53,4 miliardi di euro (+5% sul 2023), con una forte diversificazione applicativa:
-
Agroalimentare e zootecnia: 65% delle imprese e oltre 27 miliardi di euro di ricavi;
-
Biomedico e sanitario: 7% delle imprese, ma 20,8 miliardi di euro di fatturato e il valore medio più elevato;
-
Biotecnologie industriali e ambientali: oltre 5 miliardi di euro.
In crescita anche l’occupazione, con 102.565 addetti (+4%).
Startup e PMI innovative: motore della spinta deep-tech
Il report dedica un focus specifico alle 559 startup e PMI innovative biotech attive in Italia. Pur rappresentando una quota minoritaria del totale, queste realtà si distinguono per la forte vocazione alla ricerca avanzata, alla collaborazione con università e centri di ricerca, e allo sviluppo di soluzioni deep-tech.
L’analisi mette in luce il ruolo decisivo di trasferimento tecnologico, partnership pubblico-private, incubatori, acceleratori e fondi di venture capital nel sostenere la crescita e la scalabilità del comparto.
Trend globali e nuove frontiere tecnologiche
Il report approfondisce inoltre le tendenze internazionali che stanno trasformando il biotech, individuando i driver che guideranno le traiettorie evolutive del settore: medicina di precisione, biosoluzioni, fermentazione di precisione, Tecniche di Evoluzione Assistita (TEA) e bioconversione.
Le dichiarazioni
Per Fabrizio Greco, Presidente Assobiotec-Federchimica, la nuova mappatura “ridisegna in modo sostanziale il ruolo del biotech nell’economia italiana”, evidenziando come il settore, nelle sue componenti tradizionali e più innovative, rappresenti oggi un asset strategico del Made in Italy e un ambito da valorizzare anche alla luce del prossimo EU Biotech Act.
Secondo Chiara Sgarbossa, Direttrice degli Osservatori Sanità Digitale e Life Science Innovation del Politecnico di Milano, l’ecosistema biotech italiano “mostra un crescente dinamismo” e necessita di un rafforzamento dei legami tra accademia e industria per valorizzare i nuovi trend tecnologici e sostenere la competitività globale.
Scarica qui i documenti presentati:
https://assobiotec.federchimica.it/agenda/tutti-gli-eventi/2025/12/09/default-calendar/presentazione-report-dati-sul-biotech-in-italia