Assobiotec sostiene con una "sezione biotecnologie" il Premio Nazionale Federchimica Giovani: un concorso riservato agli studenti della Scuola Secondaria di Primo Grado, statale e paritaria, di tutto il territorio nazionale, chiamati a realizzare un racconto, un reportage giornalistico, una presentazione, un fumetto o un video.
Per maggiori informazioni: PREMIO GIOVANI FEDERCHIMICA
I premiati:
2023/2024:
Categoria gruppi: “La genetica, da un gioco di incastri al futuro dell’uomo”, video prodotto dalla classe III A dell’IC di Siziano di Pavia.
Motivazione: per il tema individuato dal gruppo, la genetica, di assoluto interesse e importanza per l’associazione, per la metodologia di lavoro innovativa proposta, che ha permesso ai ragazzi di ricostruire la struttura di DNA e RNA attraverso mattoncini. La classe ha integrato a questo lavoro una visita alla Fondazione Human Technopole, realtà associata ad Assobiotec, arricchendo in questo modo le conoscenze acquisite in classe.
2022/2023:
Categoria gruppi: "Abbraccio Biotecnologico", video dei ragazzi delle classi 1^-2^-3^ E della Scuola secondaria di I grado di Motta Montecorvino (Foggia)
Motivazione: L’elaborato è stato scelto per l’incipit e la prospettiva da cui si è deciso di partire per approfondire il tema dei vaccini. È stata particolarmente apprezzata l’accurata elaborazione grafica, la ricchezza delle informazioni, la chiarezza espositiva e anche l’accurata scelta delle fonti.
Motivazione: Il progetto è stato scelto per la chiarezza espositiva, la ricchezza delle informazioni utilizzate, l’equilibrio nei contenuti, la fruibilità e l’utilizzo della prospettiva science-based nel trattare un tema spesso controverso come quello delle plastiche. Molto apprezzato è stato poi il messaggio educativo che in chiusura chiama tutti i ragazzi ad una presa di coscienza collettiva e ad un impegno comune per poter guardare con maggiore fiducia al futuro.
2021/2022:
Categoria gruppi: Progetto "Biotecnologie, fanno magie!" di 5 allieve della classe 3°D dell'Istituto IISS Piero Calamandrei di Torino
Motivazione: Nonostante alcune imprecisioni in tema di correttezza delle informazioni, l’elaborato è stato scelto per il bel lavoro di gruppo, vario e sufficientemente approfondito e per il ricco mix di obiettivi raggiunto: nuove conoscenze sul settore biotech, potenziamento delle capacità di lavoro di squadra, utilizzo di diversi approcci comunicativi nelle diverse forme dei codici multimediali e digitali. Apprezzata anche la ricerca del link con il territorio e il valore aggiunto che questo ha portato al lavoro
2020/2021:
Categoria singoli: Elaborato "La storia segreta di Sac" di Alice Nazzario dell'Istituto La Marmora - Fratelli delle Scuole Cristiane di Biella
Motivazione: per l’idea originale di rendere protagonista il microrganismo e per la divulgazione di informazioni scientifiche attraverso una narrativa creativa, fantasiosa e divertente.
Categoria gruppi: Progetto "The biogas theory chat room" delle Classi 3°B e 3°D dell'Istituto Comprensivo Carducci Vochieri di Alessandria
Motivazione: per le argomentazioni approfondite e per il format della “chat tra ragazzi”, un espediente che ha reso l’elaborato chiaro e scorrevole e che può essere d’ispirazione al mondo degli adulti che sempre di più necessitano di fare divulgazione scientifica tra le nuove generazioni. Ma anche per il forte link con il territorio e per aver saputo approfondire con rigore diversi temi partendo da preconcetti e fake news
2019/2020:
Categoria gruppi: Progetto “SARS-CoV-2: Non ci hai spaventato, ma vogliamo sapere tutto su di te”, delle classi 2E, 2F e 3E dell’Istituto Comprensivo Calasanzio, Scuola Secondaria di I Grado G. Negri di Milano.
Motivazione: L'elaborato è stato scelto “per la ricchezza e la varietà di spunti e contributi, per l'originalità nella modalità di presentazione, per il ricco lavoro di approfondimento portato avanti dai ragazzi della scuola e per il coinvolgimento allargato a docenti ed esperti del tema trattato”.
"Sars-CoV-2, non ci hai spaventato, ma vogliamo sapere tutto su di te"
2018/2019:
Categoria studente singolo: "Bio@Plastics", presentazione di Gioele De Lucia della classe 2C dell'Istituto Comprensivo Impastato di Veglie (Lecce)
Motivazione: La presentazione tratta con efficacia un tema di grande attualità come quello delle bioplastiche. L’approccio adottato è stato teso ad approfondire vari aspetti legati alle bioplastiche (prodotti, ciclo di vita, vantaggi, critiche, normativa etc), lasciando spazio a una riflessione conclusiva di carattere personale.
Categoria gruppi: "La forza delle donne", presentazione delle classe IC dell'Istituto Comprensivo Poviglio-Brescello, Brescello (Reggio Emilia)
Motivazione: L’elaborato si è distinto sulle altre candidature per la coerenza con gli argomenti proposti dal premio, per la scelta di trattare un tema delicato legato alla salute come quello del tumore al seno, approfondendone attraverso una presentazione power point natura, sintomi, diagnosi e possibili terapie. L’elaborato si è in modo particolare focalizzato sulla target therapy, spiegando in modo semplice, preciso e utilizzando un appropriato linguaggio scientifico, modalità di azione degli anticorpi monoclonali.
La Giuria ha, inoltre, deciso di attribuire DUE MENZIONI SPECIALI ai seguenti lavori:
"Biorestauro", un racconto della classe IIID dell'Istituto Comprensivo Sant'Andrea - Plesso Verri di Biassono (Monza Brianza).
L'elaborato ha approfondito il tema dell’applicazione delle biotecnologie nell’arte, in particolare l’impiego di microrganismi per il restauro del patrimonio artistico e culturale.
"L'uso dei muschi come bioindicatori di inquinamento ambientale: quanto inquinano gli aerei?", una presentazione delle Classi I, II, III dell'Istituto Figlie di Betlem di Gallarate (Varese)
La ricerca, illustrata all'interno di una presentazione, mira a rilevare l'inquinamento atmosferico nelle zone limitrofe all'aeroporto di Malpensa utilizzando i muschi come bioindicatori rispetto alla determinazione diretta in campioni di precipitazioni atmosferiche.
2017/2018:
Categoria studente singolo: Racconto "Lonzo e gli ippopotami" scritto da Giovanni Bax della classe IIIC dell’Istituto Giacomo Brasàdola di Trento.
Motivazione: Il racconto di Giovanni è la storia di uno studente di chimica appassionato di zoologia. Il lavoro si è distinto per la scorrevolezza e la buona architettura complessiva, in cui spicca la caratterizzazione a tutto tondo del giovane protagonista. Dalla descrizione di attività quotidiane scaturiscono pensieri e interrogazioni sul ruolo e sul contributo della chimica e delle biotecnologie per la nostra vita, tema a noi molto caro, che siamo ben lieti sia divenuto oggetto di considerazione da parte di Giovanni. Abbiamo altresì apprezzato la riflessione sul risvolto per la sostenibilità ambientale della chimica e il tema dei brevetti, spesso poco conosciuto.
Categoria gruppi: Fumetto "Zio Paperone e l’operazione insulina" realizzato dalle classi IIC e IIIC dell’ Istituto Baldassarre di Trani.
Motivazione: Un fumetto divertente ed estremamente ben realizzato, sia dal punto di vista della sceneggiatura che delle illustrazioni. I partecipanti si sono ispirati ai personaggi del fumetto per eccellenza, Topolino, per realizzare un approfondito lavoro di ricerca scientifica, in cui la storia ruota attorno all’invenzione realizzata da Archimede di una macchina per produrre il gene dell’insulina a partire dall’HRNA. Oltre ad essere molto originale, "Zio Paperone e l’operazione insulina" è stato in grado sviluppare con ironia e semplicità alcune tematiche in realtà molto elaborate e complesse.
2015/2016:
Categoria studente singolo: Racconto “La chimica in tavola” scritto da Ramya Murali della classe IIIG dell’Istituto Comprensivo “Achille Boroli” di Novara.
Motivazione: “L’elaborato si è distinto sulle altre candidature per la coerenza con le tematiche del premio, l’approfondito lavoro di ricerca scientifica, l’efficacia nella comunicazione: chiara, dettagliata e brillante nello sviluppo. Particolare ed apprezzata è stata inoltre l’idea di introdurre nel racconto tematiche di grande impatto sociale quali la celiachia e la glicogenosi”.