STUDI E RAPPORTI - Sicurezza alimentare, la percezione di europei e italiani

18 giugno 2019 - I risultati dell'indagine commissionata da EFSA - Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare all'Eurobarometro sulla percezione dei cittadini europei sul problema della sicurezza alimentare



SICUREZZA ALIMENTARE, UN TEMA OGGETTO DI GRANDE ATTENZIONE IN EUROPA
L’Unione Europea ha sempre prestato particolare attenzione alla sicurezza alimentare
, in particolare da quando, nel 2002, è stato implementato il Regolamento generale che ha profondamente riformato e ordinato tutto il sistema, seguito negli anni a seguire da tutta una serie di altri Regolamenti più specifici e applicati ad ambiti particolari, come gli additivi, le indicazioni salutistiche, i prodotti per la difesa delle colture e ancora molti altri.

In questi mesi lo stesso regolamento Generale è stato oggetto di una proposta di riforma per rendere ancora più trasparente il processo di valutazione dei rischi e più efficace la comunicazione con il pubblico.


IL RUOLO DI EFSA E L'INDAGINE COMMISSIONATA A EUROBAROMETRO
Un ruolo chiave nella valutazione dei rischi per la sicurezza alimentare lo gioca l’Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare (EFSA)
, organismo autonomo ma che risponde alla Commissione Europea, strumento essenzialmente scientifico in grado di coprire, con le sue competenze dirette o grazie agli esperti che collaborano con essa, tutti gli ambiti e le diverse categorie di prodotti, siano essi destinati all’alimentazione umana o animale.

Recentemente l’EFSA ha voluto approfondire la percezione del problema sicurezza alimentare presso i cittadini europei commissionando all’Eurobarometro, il sistema europeo che rileva periodicamente le opinioni e gli atteggiamenti dei cittadini sui diversi aspetti della vita comunitaria, una specifica indagine. I risultati sono stati resi noti proprio in questi giorni.


I RISULTATI DELL'INDAGINE SULLA PERCEZIONE DEL PROBLEMA SICUREZZA ALIMENTARE

Cosa emerge da questa indagine? Per prima cosa la sicurezza viene, subito dopo il costo, nei criteri prioritari che guidano gli acquisti, immediatamente seguiti dalle caratteristiche di gusto dei cibi. Comunque tutti e tre questi fattori si situano intorno al 50%, seguiti a pochi punti di distacco dalle caratteristiche nutrizionali.

Quindi certamente un fattore importante, ma in realtà solo un europeo su cinque dichiara che la sicurezza è la prima preoccupazione quando si tratta di scegliere cosa mangiare. Se ne preoccupa comunque il 43%, mentre un 23% ha fiducia che la sicurezza stessa sia ben garantita.

Se la televisione rimane in generale la fonte di informazione prevalente, internet e i social media rappresentano fonti rilevanti per tutti, ma specialmente per i più giovani.

Quanto alla fiducia nei diversi attori del sistema sicurezza, gli scienziati raccolgono un lusinghiero 82% di consensi, seguiti a breve distanza dalle organizzazioni dei consumatori e poi dagli agricoltori, dalle autorità nazionali, dalle ONG, dai giornalisti, da blogger e influencer, queste ultime tre tutt’altro che oggetto di un consenso plebiscitario.


SCARSA LA PREOCCUPAZIONE PER OGM ED EDITING GENETICO

Quale che sia la fonte o il livello di approfondimento dell’informazione, comunque due terzi degli intervistati hanno dichiarato di aver cambiato abitudini alimentari tenendo conto di questi fattori, in modo permanente o su più breve periodo.

Il tutto nel quadro di una buona consapevolezza dei diversi problemi che riguardano la sicurezza, l’indagine ne ha rilevati 15, in ordine di classifica: antibiotici e ormoni nelle carni, residui di agrofarmaci, contaminanti ambientali, additivi, conservanti e coloranti, a seguire tutti gli altri.

Interessante notare che troviamo l'annosa quanto infondata preoccupazione per gli OGM solo a metà classifica con un modesto 27% di interesse, mentre quasi inesistente la preoccupazione per le più avanzate tecnologie di editing genetico.

Buona consapevolezza in generale per i problemi di igiene degli alimenti, di contaminazione microbica, decisamente meno per le tossine da muffe, che sono in realtà i problemi più rilevati in fase di controlli da parte delle autorità.


E GLI ITALIANI?
In tutti i rilievi sono abbastanza ben allineati alla media dei 28 paesi europei.

Per chi voglia approfondire, tutte le 104 pagine del rapporto al link https://www.efsa.europa.eu/sites/default/files/corporate_publications/files/Eurobarometer2019_Food-safety-in-the-EU_Full-report.pdf

 



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