AGRICOLTURA - L'editing genetico salva la banana Cavendish

08 marzo 2021 - I ricercatori dell’Università del Queensland, in Australia, hanno utilizzato lo strumento di editing genetico CRISPR per sviluppare una varietà non geneticamente modificata di Cavendish resistente alla malattia provocata da un fungo, utilizzando un gene naturale presente nella specie.

Proseguono le prove sul campo che dimostrano valore ed efficacia dello strumento di editing genetico CRISPR.

UN FUNGO MINACCIA LA COLTIVAZIONE DI BANANA

La minaccia più rilevante alla coltivazione della banana oggi è un fungo, appartenente al genere Fusarium, responsabile di danni importanti anche a molte altre colture. Il fungo sopravvive nel terreno per più di 40 anni e provare a controllarlo con i fungicidi, che proteggono normalmente le colture, non ha dato grandi risultati. Per di più le varietà più produttive sono anche quelle più sensibile.

INDIVIDUATO IL GENE CHE IMMUNIZZA LA PIANTA

Eppure la specie botanica Musa sativa, il nome scientifico e anche un po’ poetico della banana, possiede un gene utile a immunizzarla dalla malattia. Le prove sul campo hanno dimostrato che l'alta espressione del gene RGA2 derivato da una banana selvatica fornisce resistenza alla malattia. RGA2 è presente anche nella varietà più coltivata, la “Cavendish” che comunemente troviamo sui nostri mercati, ma non è espresso e questo causa la suscettibilità alla malattia.

CON CRISPR ANCHE LA CAVENDISH DIVENTA RESISTENTE ALLA MALATTIA

Ma una soluzione c’è. I ricercatori dell’Università del Queensland, in Australia, hanno utilizzato lo strumento di editing genetico CRISPR per sviluppare una varietà non geneticamente modificata di Cavendish che si dimostra anche resistente alla malattia, utilizzando proprio questo gene naturale nella specie. Questo senza che si perdano le caratteristiche qualitative che ne hanno determinato il successo presso i consumatori.

 

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