Rendere più resistenti le varietà vegetali preservando la biodiversità, aumentare le produzioni senza estendere le superfici coltivate, ridurre i consumi di acqua in agricoltura e gli effetti delle aggressioni di parassiti e avversità ambientali, caratterizzare gli alimenti, garantendone attraverso l’impronta digitale genetica l’origine, la composizione, le caratteristiche reali, a salvaguardia del consumatore anche per quanto riguarda le contaminazioni... sono tanti e preziosi gli strumenti che le biotecnologie mettono oggi a disposizione nel settore agroalimentare.
Certamente rappresentano una risorsa importante per affrontare le sfide per la sicurezza alimentare e per una nutrizione adeguata dal punto di vista qualitativo e nutrizionale a livello globale.
La disponibilità di metodi avanzati di indagine genomica e la capacità di sequenziare/risequenziare l’intero genoma delle specie di interesse, insieme alla possibilità di intervenire con le tecniche precise di genome editing, hanno aperto scenari estremamente promettenti per migliorare la produzione ed i prodotti (cibi e principi nutritivi) e rappresentano un’importante e strategica opportunità per lo sviluppo economico del Paese.