Il messaggio che Assobiotec ha lanciato oggi a Roma in occasione dell’evento “Fare rete adesso. Per un ecosistema dinamico dell’innovazione” è chiaro:
se si vuole rendere il settore biotech italiano competitivo in un’arena che è globale, serve urgentemente intervenire e modificare le regole di funzionamento di un sistema oggi evidentemente penalizzato in termini di velocità e semplicità.
E per fare questo serve, adesso mettersi insieme, ognuno con la responsabilità del proprio ruolo, perché il PNRR è l’ultima chiara occasione per scegliere la strada dell’innovazione e per consentire al Paese di crescere e svilupparsi
L'EVENTO
L'iniziativa, prima di tre che nel 2022 scandiranno le tappe del progetto "
Biotech il futuro migliore", ha coinvolto Istituzioni, imprese e stakeholder del mondo biotech chiamati a confrontarsi su come rendere l’Italia un Paese finalmente capace di attrarre investimenti e capitali dall’estero e in grado di dare valore a innovazione e ricerca come opportunità di crescita e competitività nel contesto internazionale.
“Lo scoglio della sperimentazione in campo delle nuove Tecniche di Evoluzione Assistita” (TEA) - con gli interventi di Luigi Cattivelli, Direttore CREA, centro di ricerca Genomica e Bioinformatica; Edgardo Filippone, Presidente SIGA Società Italiana Genetica Agraria, Università degli Studi di Napoli Federico II Giuseppe L’Abbate, membro XIII Commissione Agricoltura Camera dei Deputati, Fabio Rolfi, Assessore all'Agricoltura, Alimentazione e Sistemi verdi di Regione Lombardia ed Elena Sgaravatti, Vice Presidente Assobiotec-Federchimica - e “Le strade da percorrere per attrarre produzione biofarmaceutica e competere” - con Marco Baccanti, DG Fondazione Enea Tech e Biomedical; Federico Chinni, componente Consiglio Direttivo Assobiotec-Federchimica e AD UCB Pharma; Angela Ianaro, Presidente Intergruppo Parlamentare Scienza & Salute, membro XII Commissione Affari Sociali e Ciriaco Maraschiello, AD Aptuit Verona, an Evotec company - sono stati i temi al centro delle due tavole rotonde moderate dalla giornalista Rai Maria Soave.
UNA SINTESI DI ALCUNI INTERVENTI
Dalla tavola rotonda "Biotecnologie in agricoltura: lo scoglio della sperimentazione in campo"
"Nuove varietà di piante coltivate ottenute grazie al genome editing, migliori e resilienti ai cambiamenti climatici, sono oggi disponibili nei laboratori ma, in quanto equiparate agli OGM, non è possibile sperimentarle in campo, vanificando così gli sforzi dei ricercatori italiani". Edgardo Filippone, Presidente SIGA
"Abbiamo portato avanti una proposta di legge sulla necessità di portare in campo aperto la sperimentazione delle TEA fatta già in laboratorio dal Crea proprio nell'ottica della transizione ecologica e nell'uso intelligente delle risorse preziose come l'acqua e i fertilizzanti per ottenere, al contempo, una maggiore resa e migliori qualità." Giuseppe L'Abbate, membro XIII Commissione Agricoltura Camera dei Deputati
"L’agricoltura ha bisogno di innovazione a 360 gradi: tecnologica, genetica, formativa. È l’unica strada per coniugare esigenze ambientali, anche alla luce dei cambiamenti climatici, ed economiche delle imprese. La Regione Lombardia ha già manifestato la disponibilità a ospitare prove in campo. Serve un rapido adeguamento normativo nazionale". Fabio Rolfi, assessore all’Agricoltura, Alimentazione e Sistemi verdi della Regione Lombardia
Dalla tavola rotonda "Quali strade per attrarre produzione biofarmaceutica e competere"
"Enea Tech e Biomedical, fondazione vigilata dal MISE, lavora per lo sviluppo economico nel settore Scienze della Vita: sviluppo di start-up, crescita delle imprese consolidate, attrazione di investimenti industriali, con policies, investimenti, incentivi e nuove infrastrutture." Marco Baccanti, DG Fondazione Enea Tech e Biomedical
"Evotec ha confermato la scelta di investire in Italia per le nostre competenze umane, la tradizione di ricerca e l’eccellenza scientifica presenti: confido che il nostro Paese possa diventare sempre più favorevole alla ricerca e allo sviluppo delle moderne tecnologie, valorizzando le opportunità che possono essere create e avviando cosi un circolo virtuoso per attirare investimenti dall’estero, con il fine di stimolare la creatività e quindi l’innovazione." Ciriaco Maraschiello, AD Aptuit Verona, an Evotec company
A introdurre le due tavole rotonde: da una parte, la relazione del Professor Fulvio Pastore, Ordinario di Diritto costituzionale, Università Federico II di Napoli che ha spiegato come possono essere neutralizzate alcune dinamiche di ostacolo alla costituzione di un sistema efficiente ed efficace. Dall’altra la presentazione di una nuova analisi comparativa EY che ha portato all’attenzione dei presenti le case history di alcuni Paesi “best in class” in tema di investimenti, trasferimento tecnologico, agevolazioni fiscali e policy e ha sottolineato quanto favorire un ecosistema innovativo e sostenibile, in cui anche il settore biotech sia florido, comporta una maggiore attrattività degli investimenti esteri nel Paese e un più veloce accesso a servizi, prodotti, soluzioni di valore che diventano accessibili a cittadini o pazienti.
Qui è possibile scaricare la presentazione completa:
Presentazione EY
L'APPELLO ASSOBIOTEC
Presidente e Vice Presidente dell'Associazione hanno così commentato a margine dell'evento
Il Presidente Fabrizio Greco; “
Un ecosistema vitale consente l’interazione dinamica e positiva tra le sue componenti. Nelle biotecnologie significa permettere che la ricerca, lo sviluppo, la produzione e l’accesso a soluzioni innovative possano, tutte, crescere ed alimentarsi reciprocamente. Incertezza delle regole, lentezza e duplicazioni autorizzative, incoerenza nell’allocazione delle risorse e degli incentivi sono tra gli elementi che riducono l’attrattività del nostro Paese per gli investimenti, in particolare nel settore delle biotecnologie, dove prevedibilità e stabilità del contesto sono considerati aspetti imprescindibili. Il PNRR, che insieme all’erogazione di risorse finanziarie prevede un ambizioso piano di riforme, rappresenta un’opportunità unica che il nostro Paese non può sprecare per diventare competitivo a livello internazionale”.
La Vice Presidente Elena Sgaravatti: “
Quello di oggi è stato un confronto molto costruttivo abbiamo avuto la conferma che, fra tutti gli attori del sistema, esiste un’unità di intenti, che il linguaggio è comune, le priorità sono chiare e condivise. Ora è necessario che ognuno, nell’ambito delle proprie competenze e responsabilità, lavori per trasformare efficacemente le buone idee in progetti reali. Noi siamo pronti e desiderosi di dare il nostro contributo"