Bioeconomia

Verso una nuova "rivoluzione industriale"

Le biotecnologie sono una delle principali leve innovative della bioeconomia, intesa come sistema che utilizza le risorse biologiche terrestri e marine, così come i rifiuti, come input per l’alimentazione, la produzione industriale e di energia. 

Le principali applicazioni biotecnologiche nella Bioeconomia sono nell'area della Agricoltura e dell'Industria e Ambiente.

Un rapporto dell'OCSE, intitolato “The Bioeconomy to 2030: designing a policy agenda” attribuisce alla bioeconomia la capacità di imprimere una vera e propria spinta propulsiva verso una nuova "rivoluzione industriale", che, a partire dalla ricerca nel campo delle materie prime rinnovabili, può permettere di innovare settori maturi come quelli delle materie prime, della produzione di energia e intermedi, garantendo una sostenibilità ambientale, economica e sociale nel lungo termine del sistema economico mondiale.

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 L’Europa in questo scenario si sta già muovendo.

Il modello di crescita che l’Unione Europea propone si focalizza sempre più sulla gestione, sulla produzione e sull’uso sostenibile delle risorse biologiche rinnovabili, attraverso l’aiuto delle scienze, delle biotecnologie e l’integrazione con altre tecnologie. L’Unione Europea è convinta della necessità di imprimere una forte accelerazione, poiché la bioeconomia possiede tutte le potenzialità necessarie ad affrontare molte delle sfide prioritarie per il futuro degli europei: dalla sicurezza alimentare al fabbisogno energetico e alla riduzione dell’impatto ambientale proveniente da agricoltura e industria, dalla fornitura di cibo sano a costi accessibili all’incentivazione dello sviluppo costiero e rurale, dalla lotta ai cambiamenti climatici al raggiungimento dell’obiettivo di zero rifiuti in discarica.

La strategia nazionale sulla bioeconomia

Nel 2017 con la Strategia Nazionale sulla Bioeconomia l’Italia si è posta un obiettivo molto sfidante: raggiungere 300 miliardi di euro di valore e oltre 2 milioni di occupati nel 2030. Questi obiettivi sono stati ulteriormente rilanciati nel maggio 2019, quando sono stati presentati la nuova Strategia nazionale e il relativo programma di attuazione in occasione della Conferenza “La Bioeconomia Italiana: una Strategia riveduta".

L’obiettivo che è stato posto è di raggiungere entro il 2030 un aumento del 15% nella performance della bioeconomia italiana rispetto alla stima di 328 miliardi di euro. Numeri importanti, per raggiungere i quali le applicazioni biotecnologiche offrono lo strumento sul quale puntare per vincere la sfida.

La strategia sottolinea l’importanza della ricerca e dell’innovazione per aumentare la produttività, la qualità dei prodotti e la sostenibilità di ogni settore che compone la bioeconomia.

La Strategia Nazionale sulla Bioeconomia è stata aggiornata in accordo con la nuova strategia adottata dalla Commissione UE nell’ottobre 2018 e con le priorità individuate nell’ambito del nuovo programma quadro della ricerca europea Horizon Europe 2021-2027, nonché con i nuovi investimenti previsti dall’Impresa Comune per le Bioindustrie (BBI JU) per lo sviluppo di un settore industriale sostenibile basato sulla bio-based in Europa.

Stato dell'arte della Bioeconomia in Italia

Nel 2020 la Bioeconomia in Italia, intesa come sistema che utilizza le risorse biologiche, inclusi gli scarti, come input per la produzione di beni ed energia, ha generato un output pari a 317 miliardi di euro, occupando poco meno di due milioni di persone.

Dopo aver chiuso il 2019 con un incremento dell’1,4%, nel 2020 la Bioeconomia ha perso nel complesso il 6,5% del valore della produzione, un calo inferiore rispetto a quanto segnato dall’intera economia (-8,8%): il peso della Bioeconomia in termini di produzione è pertanto salito al 10,2% rispetto al 10% del 2019 e al 9,9% del 2018.

In tutti i paesi europei il valore della Bioeconomia, che comprende molte attività essenziali, ha registrato un calo meno rilevante rispetto al totale dell’economia, evidenziando una maggiore resilienza allo shock pandemico.

Per approfondimenti:

"LE IMPRESE DI BIOTECNOLOGIE IN ITALIA" RAPPORTO "LA BIOECONOMIA IN EUROPA"

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